"Un matrimonio. Una testa di cavallo. Una pistola nella toilette di un ristorante. Sicilia. Un altro matrimonio. Una bomba su un'automobile. Un casello. Buccia d'arancia. Un battesimo. Una porta chiusa." Penso che per chi abbia visto anche solo una volta tanti anni fa
The Godfather abbia avuto una serie di ricordi flash delle scene di quel film incredibile. E queste parole sono il solo commento che la rivista inglese
EMPIRE ha dedicato sul numero 233 (ottobre 2008) al film vincitore del readers poll
The Greatest Movie of All Time. Non serve lanciarsi in lodi, la storia del film parla da sè. La rivista si merita di avere lettori dagli ottimi gusti: è senza dubbio il miglior periodico dedicato ai film che mi sia mai capitato di sfogliare. A partire dalle recensioni che non sprecano spazio e non fanno imbestialire i lettori raccontando la trama del film o limitandosi al semplice giudizio "bello-mediocre-pessimo". Il punto di una recensione utile, che sia di un film - di un libro, di un fumetto, di un ristorante... - deve essere offrire un punto di vista su ciò di cui si parla che sia differente da quello di chi legge, oltre a quello di consigliarne o meno la fruizione. Il tutto possibilmente senza annoiare mai il lettore ed essere troppo cervellotici. Esattamente l'opposto della maggior parte della critica nostrana. Qui non è questione di essere esterofili, EMPIRE rules.
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